venerdì 10 giugno 2011

GLI EFFETTI DEL NUCLEARE.

"Siamo abbandonati a noi stessi, e rischiamo di morire di fame". Comincia così il drammatico appello lanciato su YouTube da Katsunobu Sakurai, sindaco di Minamisoma, una città nella zona compresa nell'anello fra i 20 e i 30 chilometri di distanza dalla centrale danneggiata. Ora, se l'area nel raggio di 20 chilometri è stata interamente evacuata, in quella dei successivi dieci chilometri agli abitanti è stato solo suggerito di evacuare altrove, altrimenti devono rispettare l'ordine di rimanere chiusi in casa. Il sindaco accusa il governo di Tokyo e la Tepco di non fornire informazioni sufficienti, di non provvedere agli approvvigionamenti dei beni di prima
necessità e di non fornire neanche i mezzi necessari a chi volesse andare via ma non ha un'auto per farlo.





Malgrado qualche protesta, lo Stato giapponese non ha fatto che da semplice vettore di trasmissione delle informazioni date dall’impresa che conduce le azioni in maniera opaca. Gli esperti sollecitati, provenienti da diversi paesi, non hanno alcun peso sulla presa di decisioni. Le richieste di una migliore protezione delle popolazioni e di una piu grande trasparenza dell’informazione avanzate dalle ONG presenti sul territorio giapponese, come Greenpeace et la CRIIRAD, non sono state ascoltate piu di quanto non lo fossero quelle dei cittadini giapponesi.A Fukushima,il dramma della radioattività non si placa ancora. Nella zona adiacente alla centrale nucleare sono state ritrovate tracce di plutonio. Inutile raccontarvi le implicazioni che questo dannoso elemento comporta all’ambiente, alla natura e all’uomo.
Intanto in tutto il Giappone è partita una maxi-operazione per cercare i dispersi, che sono ancora più di 16.500.
La radioattività dell’acqua marina nei pressi della centrale è aumentata a 4.385 volte sopra il livello consentito per legge.La Tepco, la società giapponese che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, rischia di dover pagare l’astronomica cifra di 11 mila miliardi di yen (133 miliardi di dollari) di risarcimenti danni.
Con rammarico si è appreso inoltre che a Miyagi,  le vittime sono state 6.843. Nel distretto di Iwate, i morti accertati sono stati 3.301 e nella provincia di Fukushima 1.030. 
Le analisi dei campioni prelevati in 11 postazioni della prefettura tra il 21 marzo e il 6 maggio hanno evidenziato la presenza di stronzio 89 e 90 in un raggio compreso tra i 20 e i 60 chilometri dalla centrale. A Namie Town sono stati registrati 250 becquerel per chilogrammo di suolo. Nel villaggio di Iitate il livello di stronzio-90 ha raggiunto 120 becquerel per chilo. Negli altri siti i valori sono risultati compresi tra i 2 e i 18 becquerel.

I numeri sono impressionanti e questo è solo l'inizio.


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