giovedì 9 giugno 2011

Ascoltando Mina dopo aver rivisto Brazil.

E' essenziale oggi  condurre una battaglia per il diritto all'informazione, tramite la costruzione di reti alternative sempre più ramificate. È questa una lotta che può essere vinta, tenuto conto che lo stesso capitale non può arrestare, per ragioni di opportunità politica, un movimento sociale e politico intrinseco al suo stesso progredire. Il computer è uno strumento potenzialmente, estremamente democratico, l'importante è acquisirne la consapevolezza a livello collettivo.  I micidiali anni Ottanta fatti di walkman, stereo portatili, videoregistratori, batterie elettroniche, videocamere portatili, televisioni ad alta definizione, telex, fax, laser-disc, antenne paraboliche per captare i segnali dei satelliti, cavi a fibre ottiche, personal computer, chirurgia plastica e format televisivi globali per fortuna sono finiti.Di essi pero' e' rimasto il tentativo programmato a tavolino,dalle multinazionali e dalla scuola economica di Chicago, di costrtuire un Impero fatto di comunicazione e complicita'.Tutto e' costruito per non durare a lungo e cosi' anche la comunicazione diventa "mordi e fuggi",tutto e' costruito per non riflettere e vai col Grande Fratello in tutte le lingue e in tutte le case dei continenti.
Una risposta positiva a questo stato di cose viene dal movimento cyberpunk.
Il cyberpunk è una corrente letteraria e artistica nata nella prima metà degli anni ottanta nell'ambito della fantascienza, di cui è divenuto un sottogenere. Il nome si fa derivare da cibernetica e punk e fu originariamente coniato da Bruce Bethke come titolo per il suo racconto Cyberpunk, pubblicato nel 1983, anche se lo stile fu reso popolare ben prima della sua pubblicazione dal curatore editoriale Gardner Dozois. Il cyberpunk tratta di scienze avanzate, come l'information technology e la cibernetica, accoppiate con un certo grado di ribellione o cambiamento radicale nell'ordine sociale.


Tra gli esponenti più noti vengono comunemente indicati William Gibson, per i racconti e romanzi fortemente innovativi e caratteristici dal punto di vista stilistico e delle tematiche, e Bruce Sterling, per l'elaborazione teorica. Sterling ha definito a posteriori il cyberpunk come «un nuovo tipo di integrazione. Il sovrapporsi di mondi che erano formalmente separati: il regno dell'high tech e il moderno pop underground».

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